Fascite plantare: cos'è, perché insorge e come trattarla in modo efficace

Perché insorge la fascite plantare

Secondo le evidenze attuali (EBM – Evidence-Based Medicine), la fascite plantare è una condizione da overuse, cioè dovuta a un sovraccarico funzionale o meccanico della fascia. Le cause principali includono:

- Sovrappeso o aumento rapido del carico (es. corsa, camminata intensa)
- Calzature inadeguate o senza supporto plantare
- Rigidità della catena posteriore (polpacci, ischiocrurali)
- Piede cavo, pronato o alterazioni posturali
- Ridotta mobilità articolare del piede o della caviglia

 

Sintomi caratteristici

- Dolore acuto al tallone, soprattutto ai primi passi del mattino o dopo periodi di inattività
- Irrigidimento progressivo della pianta del piede

- Possibile dolore irradiato all’arco mediale

Il dolore tende a ridursi con il movimento iniziale, per poi riacutizzarsi dopo lunghi periodi in piedi o attività prolungate.

 

Trattamento fisioterapico secondo evidenze scientifiche

Le linee guida internazionali (es. Clinical Practice Guidelines – JOSPT) raccomandano un approccio multifattoriale:

1. Valutazione biomeccanica e funzionale del paziente
Corretto inquadramento del passo, carico, postura e range articolari.

2. Stretching strutturato della fascia plantare e del tricipite surale
Praticato quotidianamente, si è dimostrato efficace nel migliorare i sintomi (Livello di evidenza A).

3. Mobilizzazione manuale e trattamento fasciale profondo

Uno degli approcci più efficaci, soprattutto nei casi resistenti, è il trattamento fasciale profondo con fibrolisi diacutanea.
La fibrolisi è una tecnica manuale strumentale che utilizza specifici ganci (fibrolisori) per trattare aderenze e tensioni miofasciali, agendo selettivamente sui tessuti connettivi. Questa tecnica permette di liberare le fasce che avvolgono muscoli e tendini, migliorando la scorrevolezza e riducendo la tensione patologica.

Diversi studi ne supportano l’efficacia in termini di riduzione del dolore, miglioramento della mobilità e normalizzazione del pattern di carico.

4. Rieducazione al passo e rinforzo muscolare selettivo
Fase essenziale per prevenire recidive, include esercizi per piede, caviglia e core.

5. Educazione del paziente
Sui tempi di recupero, gestione del carico e prevenzione futura.

 

La fascite plantare non è una condizione da trascurare: un intervento tempestivo e mirato può evitare la cronicizzazione e il compenso biomeccanico in altre strutture (ginocchio, anca, colonna).
Il trattamento fasciale profondo con fibrolisi rappresenta una soluzione efficace e rispettosa della fisiologia del tessuto, in linea con i principi dell’evidence-based practice.

Se soffri di dolore al tallone o alla pianta del piede, prenota una valutazione: una corretta diagnosi funzionale è il primo passo verso la guarigione.